sabato 12 novembre 2011

L'UOMO DELLA PROVVIDENZA...

L'uomo della provvidenza: frase già sentita (anche se la formula che gli storici ritengono più corretta è l'uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare). Così ancora una volta in Italia la politica abdica e ci si deve affidare ai tecnici a questi geniali deus ex machina che arrivano dall'alto come dei supereroi a sistemare le cose, a dare le bacchettate sulle mani ai "discoli" italiani che si sono dati alla bella vita. E' successo nei primi anni Novanta, succederà da domani con Mario Monti (che già nel nome ci mette un dubbio: Mari o Monti? Io opterò per il lago...). Faremo i seri per un pò di tempo, avremo un governo di persone serie, niente nani e ballerine (che se nel caso degli anni 80 erano di contorno con l'ultimo governo Berlusconi sono proprio entrati nel governo....vediamo se capite chi). Tutti si permetteranno di dirci cosa fare: i tedeschi che nel corso del 900 sono falliti come stato per ben due volte? i tedeschi che grazie all'euro hanno strappato all'epoca un tasso di conversione ottimo e che gli ha permesso di far pagare anche a noi i costi della loro riunificazione? i francesi forse? che se non avessero salvato la Grecia con i soldi di tutta l'europa avrebbero avuto le loro banche a terra per l'alta percentuale di titoli pubblici greci posseduti? i francesi che producono ed esportano meno di noi? Eppure è proprio così. Quando Prodi lasciò il governo nel 2008 lo spread BOT - Bund era a 37. Avete letto bene 37. In tre anni di prescrizioni, processi brevi, rubygate, bounga bounga, leggi sulle intercettazioni siamo arrivati fin qua. A dover ricorrere al deus ex machina (già uomo Goldman Sachs...): non so sicuramente è un galantuomo. Probabilmente dopo Berlusconi andava bene anche Maga Magò (copyright Crozza). Però: tutte queste brave persone, questi tecnici, questi salvatori della patria, questi Montezemolo dove sono stati in questi ultimi 17 anni? Dove hanno vissuto? Mi mette molta tristezza questa cosa... so che da un lato non si può fare diversamente... ma mi resta un pò di amaro in bocca. Sapremo come Italia riprenderci? Riusciremo ad inserire nella classe politica e dirigente gli anticorpi e fare massa critica per un cambiamento che restituisca alla politica il primato e la responsabilità delle scelte? Riusciremo noi tutti ad essere "migliori" e ad emarginare le mele marce o a ridurne il numero almeno nei posti di responsabilità? Saremo in grado di far emergere il merito ed il meglio che c'è in questo Paese? Mario Monti riuscirà a mettere in piedi l'economia. Ma nemmeno lui potrà dare da solo risposte a queste domande. E senza queste risposte non andremo da nessuna parte a lungo.

lunedì 7 novembre 2011

MA DOVE ERANO FINITI?

Da un pò di tempo a questa parte (a dir la verità poco tempo davvero poco) è tutto un fiorire di invettive contro la casta, contro questa politica da parte di moltissime persone più o meno famose che in maniera pubblica o su internet contestano questa classe politica. Ne cito solo alcune: Iacchetti, Brignano, Della Valle per non parlare di chi compra pagine di giornali nazionali per dire questo o quello. Una sola ed unica domanda: ma dove erano finiti? Dove sono stati in questi ultimi 20 anni? Erano in vacanza premio su Marte? Si svegliano solo ora? Non è che è molto facile alzare la voce adesso ("vile tu uccidi un uomo morto")? Ma lo sapete quando è stato pubblicato il libro la casta? il 2 maggio del 2007. Il 2007: quattro anni fa. E tutti questi indignati dove erano finiti? Tutti questi parlamentari e politici che adesso hanno il mal di pancia dove erano? Tutti alle Maldive? Tutti a fare bunga bunga? Si dirà meglio tardi che mai. Stiamo attenti tutti a non perdere la memoria. A ricordarci bene che il perdono è un valore evangelico, ma il perdonare non ci deve portare a dimenticare il chi, il come ed il quando. Altrimenti saremo tutti destinati a ripetere gli errori del passato. E cosa dite di queste parole? "Consideriamo verità evidenti per sè stesse che tutti gli uomini sono creati uguali; che sono dotati dal loro Creatore di taluni diritti inalienabili; che fra questi diritti, vi sono la vita, la libertà e il perseguimento della felicità.Che per garantire questi diritti, vengono istituiti fra gli uomini dei governi che derivano dal consenso dei governati il loro giusto potere. Che ogni qualvolta una forma di governo diviene antagonistica al conseguimento di questi scopi, il popolo ha diritto di modificarla e abolirla, e di creare un governo nuovo, ponendo a base di esso quei principi, e regolando i poteri di esso in quelle forme che offrono la maggiore probabilità di condurre alla sicurezza ed alla felicità del popolo medesimo".