sabato 29 ottobre 2011

BUONA FORTUNA...

L'Europa distrutta, affamata e povera che usciva dalla seconda guerra mondiale si ritrovò insieme per ricominciare. Per dare benessere, ricchezza e giustizia sociale. Tra gli altri tre uomini di tre grandi paesi si ritrovarono a rimettere in marcia tutto. Erano l'italiano Alcide De Gasperi, il tedesco Konrad Adenauer ed il francese Jean Monnet. Anche grazie a loro abbiamo avuto sessanta anni di pace e di prosperità. La stessa europa sessanta anni dopo si trova a dover affrontare una crisi economica non certo paragonabile alla seconda guerra mondiale ma che mina le fondamenta del nostro vivere e ci riempie di angoscia e di problemi. Adesso ci sono l'italiano Silvio Berlusconi, la tedesca Angela Merkel ed il francese Nicolas Sarkozy. Sessanta anni fa dicevano:
"Noi non coalizziamo stati, ma uniamo uomini" (Jean Monnet); 
"Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo gli stessi orizzonti" (Konrad Adenauer);
 "Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni" (Alcide De Gasperi).
Oggi sentiamo: 
"Sarò dappertutto nello stesso momento. Lasciate che indovinino.Li rimbabirò. Sarò un ministro da prima pagina!" (Nicolas Sarkozy);
"Credo di essere coraggiosa nei momenti decisivi, ma ho bisogno di tempi lunghi e cerco quanto più possibile di riflettere prima di agire" (Angela Merkel);
"Angela Merkel è una culona inchiavabile" (Silvio Berlusconi).
Buona fortuna a tutti noi...

giovedì 20 ottobre 2011

TRE PICCOLE RIFLESSIONI

Riprendo a scrivere dopo una pausa abbastanza lunga. E vorrei parlare di tre cose: 1. la manifestazione di sabato scorso dei c.d. indignados 2. la ZTL a Bassano 3. il rapporto tra l'uomo e gli animali. La Manifestazione: due domande molto semplici. Da quando sono successi gli scontri dei black bloc a Roma si è più parlato sui giornali del perchè c'era quella manifestazione? di quali erano le cose che volevano dire i manifestanti pacifici? Poi: venerdì il governo incassa la fiducia per un voto. Sabato mattina gli scontri. Evidentemente imprevisti, non prevedibili, non arginabili e non contenibili dalle forze dell'ordine e di sicurezza. Può essere. Ma tanto scarsi non devono essere le nostre forze dell'ordine e di sicurezza se dei paesi occidentali dopo l'11 settembre siamo rimasti solo noi o quasi esenti da attacchi terroristici. Avete più sentito parlare di altro da una settimana? Sono solo semplici domande. Ad ognuno le proprie risposte. 2. La ZTL a Bassano: oh mio Dio che argomento... che non dovrebbe essere un argomento. Se fossimo una città seria dovrebbero essere i commercianti a volerla. Subito. E anche presto. Invece dicono di no e contropropongono un parcheggio interrato in piazzale Terraglio: che proposta originale, economica e sensata. A me piacerebbe anche un tunnel che unisca il Gerosa al centro storico nonchè interrare la viabilità in Viale delle Fosse e fare una bella piazza che unisca la stazione alle piazze. Si può sognare certo. Si può anche progettare ma sempre con buon senso e con la consapevolezza che il Comune è sull'orlo dello sforare il patto di stabilità. Che in pratica soldi non ce ne sono. Poi che controproposta è chiedere un parcheggio al posto della ZTL? Vuol dire non avere capito niente di cosa vuol dire pedonalizzazione e chiusura dei centri storici. Poi si può certamente discutere modalità, tempi e altro. Si può avanzare per gradi etc. 3. il rapporto tra uomo e animali: una unica considerazione rivolta a chi fa parte di associazioni a difesa degli animali. C'è una differenza importante tra l'avere a cuore gli animali, il rispettarli, il dare loro la dignità e le cure che meritano e il perdere il lume della ragione e pensare che 100 piccioni che imbrattano, sporcano, portano malattie in una casa o in una piazza siano specie da difendere e tutelare. C'è differenza tra l'essere contrari agli esperimenti sugli animali per fare un nuovo fard e l'essere contrari agli esperimenti sugli animali per trovare una cura al cancro. La stessa che passa tra l'avere a cuore il bene degli animali e dedicare loro tempo, risorse e amore molto di più che agli altri esseri umani in difficoltà. Che non vuol dire maltrattere, abbandonare, non curare o non amare gli animali: ma dare loro il giusto peso e la giusta attenzione, relativizzando e contestualizzando il tutto. A volte mi chiedo se un mondo con intere popolazioni sotto la soglia di povertà e che muoiono di fame si possa ancora permettere di avere associazioni animaliste. Forse, ma il mio è un forse sussurrato, dovremmo prima risolvere altri problemi...ma non ditelo a chi spende per il proprio cane o gatto in un giorno quanto basterebbe per sfamare un bambino in Somalia un mese.

giovedì 6 ottobre 2011

IL GENIO E LA CICOGNA

Tutti quelli che hanno mai avuto in mano un ipod, un iphone, un ipad o un mac oggi si sentono indubbiamente un pò orfani per la morte del "geniale" Steve Jobs. In tutto il mondo tutti avranno una strana sensazione quasi tattile nel "touch" e nello scroll dei propri tablet o palmari. E' incredibile la genialità di questa persona anche solo per l'aver pensato strumenti di questo genere che hanno rivoluzionato la nostra vita ed il nostro modo di stare insieme, di conoscere informarci e comunicare. Con semplicità ma con genialità. Mancheranno al mondo le sue prossime invenzioni future... peccato. Un saluto Steve e vai in pace. Io intanto sono ancora qua a Tashkent con i voli che non si sa quando si muovono stanotte e con la sensazione di aver buttato via una settimana della mia vita in modo poco produttivo. Poi però oggi guardando i bambini e sentendo le loro rida, gli abbracci e la loro "fame" di vita e amore mi è tornato l'ottimismo e la cicogna può tornare a volare e sperare. Alcuni dicono che negli istituti ai bambini non manca nulla: cibo, vestiti, giocattoli, cure mediche poi scuola e sport. Cosa vogliono di più? Beh solo un cieco che sia anche sordo può non accorgersi che i bambini chiedono di essere amati per quello che sono e che solo una famiglia può spegnere questo loro bisogno di amore. Specialmente in chi in istituto ha vissuto di mancanze anche nel migliore delle ipotesi.

mercoledì 5 ottobre 2011

LA RACCOLTA DEL COTONE

Tashkent. Uzbekistan. Nella suddivisione del lavoro nell'URSS che fu, era produttrice di cotone. Un popolo di fini artigiani, di tessitori, intarsiatori e venditori trasformato in raccoglitori di cotone. Per irrigare questi campi è stato prosciugato il Lago D'Aral, il terzo lago più grande del mondo. Con tutte le conseguenze sull'ecosistema. Oggi sono passati vent'anni dal crollo dell'Urss. In Uzbekistan è al potere dal 1991 Karimov, all'epoca dirigente del Pcus uzbeko. Ininterrottamente. Con tutta una serie di elezioni più volte condannate, dimenticate (prima della guerra in afghanistan dopo l'11 settembre). Da settembre fino a che non fa troppo freddo o c'è il cotone lo Stato chiama gli uomini in età lavorativa a lavorare alla raccolta dei campi. Anche i medici, gli ingegneri, ed i servizi essenziali sono garantiti a turno. Per due mesi almeno è così. Se non vuoi andare paghi chi di dovere... incredibile... il cotone che non rende quasi nulla... mi sto facendo spiegare ed approfondire la cosa.

sabato 1 ottobre 2011

NO ALLA DEMAGOGIA PER FAVORE

Oggi sul Corriere della Sera e sulla Gazzetta dello Sport (ma forse anche su altri) Diego Della Valle ha comprato una pagina per dire "basta a questi politici" perchè in buona sostanza incapaci. Al di là del fatto che tutti questi imprenditori, confindustria, commercianti e artigiani vari dove erano quando li votavano, li sostenevano con contributi elettorali e altro? Non se ne erano resi conto? Comunque meglio tardi che mai, e noto con favore che il mio concetto di manifesta incapacità non è orfano ma trova altri estimatori. Sulla questione della Padania e del richiamo del presidente della Repubblica preferisco sorvolare. Sinceramente se chi ci dovrebbe portare nel nuovo stato della Padania è chi finora ha governato e sta governando a tutti i livelli la Lega Nord, il governo e molte amministrazioni locali (dalle regioni ai comuni) beh allora preferisco tenermi la scalcagnata, indebitata e mafiosa Italia dove almeno le possibilità probabilistiche di trovare "brava e buona gente" aumentano se non altro per il maggior numero di abitanti. Questi "padani" se vogliono possono sempre radunarsi tutti insieme loro in qualche valle varesina e provare a mettere in piedi qualcosa che funziona visto i continui disastri che sono in grado di fare (edilnord, villaggi in croazia, etc). Infine basta demagogia per favore. Basta. In questi giorni il Consiglio Regionale Veneto discute lo statuto. Alcuni vogliono tenere i 60 consiglieri altri portarli a 30 dimezzandoli. Ora tutti a dire: 30 è meglio, sono meno risparmiamo. Io dico no. La democrazia ha dei costi  e avere 60 teste è sempre meglio che averne 30. Avere più pluralità e poter fare opposizione in più persone permette di seguire meglio le cose da fare e il controllo sui lavori della maggioranza. Altrimenti tanto vale metterne uno solo che decide per tutti. Quindi non si tratta di dimezzare il numero dei consiglieri regionali semmai dimezzare i costi della politica: stipendio ma soprattutto benefit (che senso hanno maggiorazioni per essere capogruppo, per essere presidente e vice presidente di commissione, etc). Questi sono i costi da tagliare. Non eliminare le possibilità di esercitare e bene la democrazia che seppur imperfetta è la forma di governo migliore che l'uomo abbia mai trovato. Certo qualcuno vorrebbe dimezzare le teste perchè così ci sono meno occhi che guardano, meno teste che pensano, etc. Quindi stiamo attenti se non vogliamo fare demagogia e pentirci non confondiamo mai e poi mai i costi della politica con quelli della democrazia. Non confondiamo le spese necessarie per il decoro e la qualità dell'attività politica con i privilegi inutili, slegati alla carica e a tempo indeterminato.